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Port A Cath Milano

La medicina attuale ha fatto passi da gigante, tanto che stanno diventando quasi di routine alcuni impianti e operazioni, come il Port-A-Cath Milano, che consentono una gestione e una cura per le malattie degenerative.

Il termine Port-A-Cath Milano in italiano anche se viene abbreviato con “port” indica comunque sempre lo stesso impianto. Negli anni le morti da tumore o per altre malattie degenerative, sono diventate la prima causa di decessi in tutto il mondo.

Una stima che mostra quanto mai sia importante prevenire e intervenire in modo anche spesso aggressivo, per garantire una totale guarigione o un forte miglioramento della vita. Ovviamente le operazioni chirurgiche sono sempre un dramma psicologico perché, nonostante ci siano buone certificazioni e continui studi che valorizzino la buona riuscita degli interventi medici, alla fine tutti vogliamo stare bene.

È il caso di dire che solo quando perdiamo la salute siamo in grado di apprezzare i giorni in cui essa era presente. Tuttavia potrebbe essere anche una sfida quella di riacquistare la forma fisica, il sistema immunitario e la salute che si aveva prima.

Il Port-A-Cath Milano è un intervento di micro impiantistica che offre dei vantaggi notevoli che consentono a un soggetto di tornare ad avere una buona salute, ma soprattutto aiuta a subire delle terapie, spesso aggressive, in modo da ridurre malesseri e fastidi.

Subire un Port-A-Cath Milano vuol dire affrontare un intervento chirurgico presso degli ospedali specifici con del personale medico altamente qualificato. Spesso questo viene confuso, da chi non ha esperienza del campo e nessuna conoscenza medica, con il catetere, ma pur sembrando qualcosa di similare, in realtà è diverso.

Innanzitutto non viene proposto ai pazienti che stanno affrontando un tumore. Soprattutto ai soggetti ai primi stadi che hanno scoperto delle forme tumorali che si possono asportare facilmente e per le quali viene svolto solo qualche ciclo di chemioterapia, è infatti sconsigliato assolutamente di sottoporsi a un Port-A-Cath Milano.

Questo viene infatti utilizzato solo su soggetti che si sono resi conto della situazione in fase progressiva. Infatti, nonostante si possa considerare meno invasivo rispetto ad altri interventi classici, si usa per coloro che effettivamente hanno una battaglia importante da affrontare.

Altri utilizzi del Port-A-Cath Milano sono quelli di:

• Prelievo di elementi ematici continui
• Eventuali problemi di accesso venoso
• Soggetti allettati che devono essere continuamente monitorati
• Esami con liquidi a contrasto

Naturalmente è molto usato sui cicli di terapie con endovenose, tra le quali troviamo le chemioterapie che perdurano per mesi e mesi. In base al tipo di problema di salute che si ha, il medico potrà decidere o meno di adottare il sistema del Port-A-Cath Milano.  

Port-A-Cath Milano e suoi utilizzi: a cosa serve esattamente

Fatta la lunga premessa per inquadrare quando si utilizza il Port-A-Cath Milano vediamo ora meglio cos’è, com’è fatto e a cosa serve esattamente.

Questo intervento, che ricordiamo è del tutto chirurgico, deve avvenire in sala operatoria con un’anestesia che potrebbe essere locale, per alcuni soggetti che devono affrontare un ciclo terapeutico mirato, oppure totale quando si parla di forme oncologiche diverse o interventi a cuore aperto.

Ad ogni modo è un intervento che deve essere svolto sempre da personale altamente qualificato e specializzato nella micro impiantistica endovenosa.

Infatti non è escluso che da un ospedale, dove magari viene scoperto di avere un tumore, si venga poi “spediti” in un altro nosocomio che possieda un reparto altamente qualificato in questo tipo di intervento.

In sostanza si parla di una specie di catetere, costituito da tubicini in silicone che sono compatibili con l’organismo, dove c’è poi un dispositivo che consente di avere un “accesso venoso principale” in modo permanente. Praticamente si ha una sorta di ferita sempre aperta che viene chiusa dal dispositivo e che si “apre” solo quando diventa necessario introdurre soluzioni mediche oppure fare dei prelievi di sangue in profondità.

Il Port-A-Cath Milano si rivela un intervento poco invasivo perché è ben tollerabile dall’organismo, ma anche perché si tratta di un micro impianto che diventa permanente. Infatti, a differenza di altri cateteri “comuni”, usati in modo più tradizionale e semplice, il Port-A-Cath Milano consente di essere impiantato stabilmente.

Di solito viene eseguito un posizionamento sottocute, che viene chiamato “percutaneo”, che diventa invisibile e impalpabile. C’è da dire che il tubicino viene poi impiantato in uno dei grossi vasi venosi che abbiamo come la vena succlavia, giugulare e, in minore quantità, all’interno dell’arteria femorale.

Si tratta di una “seconda” vena artificiale usata in ambito medico, ma che non deve limitare lo spazio delle grandi vene perché altrimenti si può verificare una diminuzione dell’afflusso del sangue.

Il motivo principale per cui diventa necessario installare un Port-A-Cath Milano è quello di soggetti che hanno bisogno di un ciclo terapeutico piuttosto lungo; come abbiamo accennato, esso viene usato molto nell’ambito della chemioterapia oppure della nutrizione parenterale. Si rivela molto utile in queste situazioni perché in questo modo non si creano danni nel caso si abbia bisogno di fare prelievi frequenti o infiltrazioni di soluzioni mediche, il fisico di un soggetto che viene debilitato dalle terapie e dalle malattie che deve affrontare.

È un dispositivo che prevede un impianto nella parete addominale per coloro che devono subire delle dialisi peritoneali che sono continuative e croniche per mesi e mesi.

Tuttavia vediamo che proprio grazie a questa micro impiantista si ottengono dei risultati di guarigione ottimali e anche un forte miglioramento della qualità della vita poiché riduce malesseri e fastidi.

Port-A-Cath Milano, problemi di vene ristrette

La restrizione delle vene è una delle problematiche che possono diventare croniche in soggetti che soffrono di problemi cardiaci, collassi ventricolari, di una forte disidratazione oppure di una nutrizione non valida.

Le persone che sono bulimiche o anoressiche (che hanno dunque disturbi alimentari molto gravi con una continua perdita di liquidi per comportamenti non consoni e adatti al nostro corpo) spesso presentano delle forti restrizioni delle vene.

Tuttavia, questo delle vene ristrette, è un problema comune che capita anche nei normali soggetti disidratati, come le persone che hanno più di 60 anni con una cattività idratazione e che non hanno la buona abitudine di bere continuamente durante il giorno.

Queste, nonostante non comportino dei gravi problemi di salute, quando devono affrontare terapie o perfino fare dei prelievi di sangue, rischiano di causare dei malesseri notevoli. Infatti diventa difficile trovare o “bucare” una vena ristretta perché altamente disidratata. Spesso si hanno dei dolori, lividi e anche malesseri che perdurano per giorni e giorni.

Ovviamente questo non vuol dire che chi ha una restrizione delle vene debba obbligatoriamente subire un intervento di Port-A-Cath Milano, ma spiega come mai, soggetti che soffrono realmente di questi problemi possano avere un immediato intervento di Port-A-Cath Milano per la cura di diverse patologie che si sviluppano negli anni.

Coloro che hanno patologie anche degenerative, possono richiedere un consiglio medico che li indirizzi verso questo intervento di micro-impiantistica poiché si profila una terapia dove diventa necessario avere sempre un catetere aperto per mesi e mesi.

Ovviamente questo riduce la destabilizzazione dell’organismo e ottimizza le funzioni degli organi interni che non soffrono così di un danno che provoca dolori.

Ad ogni modo, se siete soggetti che non hanno gravi problemi, ma a cui viene consigliato un intervento di Port-A-Cath Milano, potreste informarvi anche presso altri medici o infermieri a domicilio per valutare i benefici che si ottengono con questo trattamento.

È normale richiedere ulteriori pareri quando capitano interventi seri da svolgere e non fa mai male avere più pareri utili a migliorare la propria salute.

Port A Cath Milano, per interventi che sono a contrasto

Gli interventi a contrasto sono cure mediche che vengono eseguite iniettando dei liquidi all’interno dell’organismo in grado di ripulire il sangue o dove ci sono delle soluzioni mediche che mostrano determinati elementi che ci sono.

Ad esempio, la dialisi è un intervento eseguito a contrasto. Come mai? In parole povere, la dialisi consiste nell’ “aspirare” il sangue, ripulirlo in dispositivi specifici e inserirlo nuovamente all’interno del corpo. In questo caso è possibile sia prevista anche la somministrazione di alcuni farmaci che consentono di evidenziare il sangue “pulito” da quello che deve essere ancora trattato.

Un altro tipo di interventi a contrasto sono le chemioterapie, che provocano effetti molto aggressivi per l’organismo, ma necessari per apportare dei benefici per la riduzione delle forme tumorali di grandi dimensioni ed eliminare eventuali cellule anomale rimaste nell’organismo dopo che si hanno asportato tumori di medie o piccole dimensioni.

Negli interventi con contrasto, l’applicazione del Port-A-Cath Milano, diventa necessario perché solo così si ottiene una “porta di accesso” (usando un termine grezzo) in grado di velocizzare le operazioni e gli interventi medici necessari.

Sicuramente si tratta di un ottimo impianto che può garantire una diminuzione degli effetti collaterali che vengono provocati nel paziente. Ciò consente un forte miglioramento della salute del paziente, come anche un rafforzamento dell’organismo.

Attenzione in quanto il Port-A-Cath Milano non viene applicato solo quando si deve fare saltuariamente un intervento a contrasto, ma quando è palese che il soggetto dovrà seguire un ciclo terapeutico molto lungo che può durare anche diversi mesi.

COSA FARE PRIMA DI SOTTOPORSI ALL’INSERIMENTO DEL PORT-A-CATH MILANO

Per effettuare una buona procedura di inserimento del Port-A-Cath Milano si devono rispettare determinate linee guida e anche fare attenzione a quello che si può fare prima dell’intervento.

Il giorno prima è importante che si rimanga a digiuno per almeno 6 ore prima dell’intervento. Si possono bere liquidi, che sono solo acqua e non altre bibite gassate o similari, almeno due ore prima dell’intervento. Questo è un passaggio importante per non rendere il sangue liquido e accusare degli effetti collaterali e quindi con un post intervento lungo da monitorare.

Bisognerà poi assolutamente sospendere l’assunzione di eventuali farmaci anticoagulanti. Nel caso un paziente avesse necessità di assumerli, dovrà essere seguito in ambito ospedaliero per avere la certezza di poter applicare un Port-A-Cath Milano, assieme a un rigido regime alimentare.

Viene poi consigliato di fare un buon bagno e mantenere un’igiene personale accurata, preferibilmente con un sapone a PH neutro dove però si dovranno eliminare tutti i residui di sapone, specialmente nell’aria che deve essere operata.

Queste sono delle semplici linee guida da rispettare per avere un organismo “pulito” che possa tollerare tale intervento.

La procedura di inserimento del Port-A-Cath Milano è abbastanza semplice. Si ha una sala operatoria che deve essere sterilizzata dove opera uno staff qualificato negli accessi vascolari. Ricordiamo che qui si parla di inserire un catetere venoso nelle arterie principali che sono le più grandi che si possiedono.

L’anestesia potrà essere locale o anche totale, ma ciò dipende sempre dalla salute e dal caso clinico del soggetto da operare. La tasca che possiede il dispositivo viene chiusa con una sutura che diventa riassorbibile per evitare eventuali punti che si devono asportare poiché questi tendono a sviluppare facilmente delle infezioni.

Tale intervento chirurgico terminerà con una medicazione che potrà essere rimossa dopo almeno tre giorni dall’intervento. Attenzione però: un lavaggio non potrà essere svolto nella zona operata per tre settimane, onde evitare eventuali riaperture della ferita o infezioni in grado di svilupparsi in poco tempo.

PORT-A-CATH MILANO TEMPI DI INSERIMENTO

L’operazione del Port-A-Cath Milano con inserimento del catetere venoso avviene in circa 40/60 minuti. Dunque è considerata un’operazione di media pericolosità che sta diventando di routine.

Ovviamente è necessario che venga sempre fatta una grande attenzione alla fase post operatoria, dove si possono presentare dei problemi di medicazione, sterilizzazione e disinfezione della zona che è stata operata. Si consiglia nel caso di rivolgersi a un infermiere, anche a domicilio, che possa controllare ed eventualmente eseguire dei validi interventi di medicazione.

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